martedì, dicembre 26, 2006

Il Monolocale fuori dal Monolocale...ovvero le vacanze di Natale!


Difficile, con il jet-lag accumulato in questi giorni di rimpatriate familiari e giochi, risate e tirar tardi, cercare di addormentarsi a mezzanotte e mezza con un occhio alla valigia semichiusa e la mente a scartabellarne il contenuto cercando di individuare cosa è sfuggito (perché qualcosa che sfugge c'è sempre)...

Ma la sveglia per domani mattina è puntata alle sette e la partenza è prevista per un'ora più tardi perciò...


Ci aspettano Merano ed i mercatini di Natale, Gewurztraminer e canederli, Salisburgo e... la neve, ma la neve non c'è!

Per cinque giorni, il monolocale si fa itinerante...


Al ritorno vi racconteremo le peripezie (ché ce ne saranno, di peripezie...)

BUON NATALE A TUTTI! (anche se ormai, ufficialmente, Natale è passato!)

venerdì, dicembre 22, 2006

Natale Goloso...Natale Curioso

Dopo una sosta in Sardegna ed una sgambettata in Laguna con le moleche, ieri sera le Cene a Tema con i Presìdi Slow Food della Condotta di Civitavecchia hanno portato i partecipanti aldilà dell’oceano, precisamente in Guatemala, terra d’elezione del Caffè delle Terre Alte di Huehuetenango.

Si tratta di una particolare varietà di caffè che, come dice il nome stesso, cresce ad un’altitudine insolita per le coltivazioni di arabica (a 1900 m slm) grazie alla particolare conformazione geologica ed alla localizzazione geografica della catena montuosa di Huehuetenango, la più alta non vulcanica del Centro America.
Là il caffè (cru di tre cultivar diversi) viene coltivata dalle popolazioni autoctone (di undici etnie diverse) . Un monumento alla biodiversità, questo caffè!
Il Guatemala è il principale produttore centroamericano di caffè ma, ciononostante, è uno dei Paesi più poveri del mondo, poiché il mercato è quasi prevalentemente nelle mani delle grandi multinazionali.
Il progetto del Presidio punta alla protezione delle dinamiche di raccolta e macerazione (del tutto naturali e conservatesi dai tempi dei Maya) ma soprattutto dei produttori, che ricevono la metà degli introiti e vengono supportati sul posto non solo per quanto riguarda la produzione ma anche per tutto un corollario di attività socialmente utili, prima tra tutte l’alfabetizzazione dei bambini e l’insegnamento del mestiere acciocché non scompaia.
A coordinare la produzione è una cooperativa, Pausa Café, che ha sede a Torino e che si occupa, oltre che dell’assistenza ai produttori, del trasporto senza intermediazioni in Italia e, qui, della torrefazione.
La torrefazione avviene infatti nella casa circondariale di Lorusso e Cotugno, a Torino, grazie all’impegno di torrefattori professionisti affiancati da detenuti appositamente formati.

Si tratta di un’opportunità dal grande peso sociale, quella offerta dai soci della Cooperativa, che permettono ai detenuti di imparare un mestiere nobile quale quello del torrefattore offrendo una possibilità di impiego futura.

Protagonista assoluto, oltre al Caffè, è stato lo chef Mirko Pipponzi, giovane e geniale padrone di casa del Ristorante Goloso Curioso di Civitavecchia, che ieri sera ci ha ospitati raccogliendo la sfida di preparare un menù nel quale comparisse, in ogni portata, il nostro amico caffè.


Abbiamo iniziato con una soffice di cavolfiore e chips di parmigiano al caffè, annaffiata con gradevoli bollicine.


Poi siamo passati ad una zuppa tiepida di limone con scaloppine di pesce spada al caffè e fiore di nasturzio (che per chi non lo conoscesse è questo) alla tempura.


È seguito un risotto bianco con capperi di Pantelleria e polvere di caffè.


In un’escalation orgiastica dei sensi siamo passati al pescato del giorno in crosta di mandorle e finocchi con succo di clementine e caffè. A questi tre piatti è stata abbinata una Vernaccia di San Gimignano riserva 03 (Passoni).


Per concludere (o quasi) un delizioso tiramisù.


La vera conclusione non poteva che giungere infatti con un ottima tazzina di caffè accompagnata da squisite coccole.

Come cadeau della serata (e augurio di Buon Natale) abbiamo omaggiato gli amici che hanno partecipato con (che originalità!) una confezione del Caffè protagonista, cosicché possano riprodurre a casa le emozioni che speriamo questa serata gli abbia regalato.
Nel pacchetto regalo c’era anche una ricetta preparata appositamente dal sorprendente Mirko per far cimentare gli ospiti anche nelle loro cucine con il Caffè delle Terre Alte di Huehuetenango.

Se vi capita acquistate il Caffé delle Terre Alte di Huehuetenango e provatelo!
E se vi trovate a passare per Civitavecchia (magari prima di un imbarco per la Isla Sarda) non mancate di andare a trovare Mirko e Martina... Non resterete delusi, ve lo assicuriamo!

mercoledì, dicembre 20, 2006

Alberello speziato

Che soddisfazione il mio alberello!

Ingredienti
500g di farina 00
250g di burro
1 bustina di lievito
200g di zucchero
125g di mandorle tostate e sgusciate
125g di nocciole tostate e sgusciate
3 uova + 1 tuorlo per dorare
la scorza di 1 arancio non trattato
3 chiodi di garafano tritati finemente
2 semi di cardamomo
1 cucchiaino di cannella

Preparazione
Setacciate la farina con il lievito e fate una fontana larga. Mettetevi il burro molto cremoso, le uova intere, lo zucchero, la scorza di arancia, le spezie e la frutta secca precedentemente tritata al mixer con un cucchiaio di zucchero. Amalgamate il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo; fate riposare per una mezzora in frigo e poi stendete la pasta e ritagliatela con le forme che preferite. Prima di infornare spennellateli con il tuorlo di un uovo leggermente sbattuto...180° per 15’.

Le spezie e la frutta secca possono variare a vostro piacimento, io avrei messo volentieri anche un po’ di gherigli di noce ma ho dimenticato di comperarli! Sarà per la prossima volta!

Se attaccati all'albero durano pochi minuti, sono carini anche in una semplice scatola!

martedì, dicembre 19, 2006

IL Pacchetto è arrivato!!


Finalmente è arrivato anche il nostro Pacchetto della Felicità direttamente dal Canton Ticino!
Avevamo quasi perso la speranza quando stamattina il postino ci ha regalato la nostra porzione di felicità!
All'interno abbiamo trovato una confezione di cioccolatini Lindt Premium (come poteva essere diversamente, dalla Svizzera?), una specie di panspeziato (San Nicolao di Panpepato) tipico della Svizzera germanica e una confezione di Bissoli Bellinzonesi, specialità dell'omonima cittadina italofona a base di castagne e cioccolato!
Veramente ottimi!!!!
Grazie a Sandra per la nostra fetta di happiness e a Fiordizucca per la sua iniziativa!!!

lunedì, dicembre 18, 2006

LORO ovvero quelli che l'ultimo dell'anno...

Gli invitati che arrivano per primi, fateci caso, sono sempre bottiglia-muniti ed impeccabilmente vestiti ed imbellettati. Sono quelli che hanno paura di far tardi o di non trovare la strada, e di sentirsi in colpa per questo all night long.
Gli osti, invece, pre
sentano mises sciatte fino all’ultimo istante. Ma solo lo stolto si lascia ingannare dalle apparenze.
Loro, nonostante li veda con quel maglioncino un po’ così o quel taglio di capelli un po’ colà, sono i veri protagonisti della serata.
Se ne sono stati chini sui fornelli dalle undici del mattino, ed i segni li vedi sparsi un po’ dappertutto, dalle bucce in terra agli schizzi sulle pareti, dai rimasugli di arrosto bruciato nella pattumiera a quel non-so-che libero di librarsi per l’aria della cucina, arrogante, verace. Se pensi che cotal longeva permanenza tra pentolame et similia sia figlia dell’inettitudine, trattieniti da aprioristiche condanne.
Stasera c’è un team affiatato ad aggirarsi per i fornelli, non t
emere!

L’arguzia e l’esperienza non si comprano al mercato tra gli scaffali dei pescatori dalla faccia onesta o gli ortolani con il viso scavato dalle rughe, questo lo sanno anche i bambini, che credano a Babbo Natale o meno. Loro, che sono più furbi, le hanno scovate in offerta a 99 centesimi il paio all’Euromarket, tra il banco dei frutti di mare congelati e le confezioni sgargianti di gamberoni malesi.
Per la serata più importante dell’anno – se non altro perché degna conclusione – non hanno voluto lasciare nulla al caso, giungendo financo a
premeditare ogni mossa.
Metà del successo di un cuoco di successo (in questo caso di un team intero, mica pizza e fichi) viene dalla scelta delle materie prime.
I meno geniali si concentrerebbero sulla qualità, tralasciando il resto. Ma a catturare gli occhi sono quantità e colore, e questo lo sanno anche i Babbi Natali, che credano ai bimbi che gli scrivono le letterine o meno.
Perciò si sono riempiti carrelli di funghi sottolio e truciolato di falegname, panini cartonati e mezzelune di granchio o sedicente tale, fusilli in packaging anonimi e confezioni intere di salmoni a fette della Papuasia, arancione di un arancione fosforescente, luminoso.

Avviluppati nel loro spleen culinario hanno portato dallo scaffale alla cassa, creando una catena di montaggio meritevole dell’apprezzamento sbigottito degli avventori del discount conclusasi con un accorato applauso con standing ovation di ventidue minuti, confezioni su confezioni di pandoro melecani, panettoni rigorosamente senza canditi, torroni tosti come il comprendonio di certa gente dura di comprendonio e altre cianfrusaglie sottomarca, ché sottomarca, e questo lo sanno anche i postini che recapitano le letterine dei bambini a Babbo Natale, vuol dire ineluttabilmente miglior scelta: qualità mediocre, sì, ma che prezzi!
Il capolavoro lo ha compiuto però il più esperto tra i membri del team, recandosi alla cassa portando in spalla un paccone da ventidue chilogrammi di verdure
mediterranee già tagliate e surgelate, suscitando “oooh” di stupore e due o tre strizzatine d’occhio osé da parte di cassiere ipertruccate e dall’accento greve.

La preparazione del pantagruelico banchetto, l’avessi vista, t’avrebbe tolto ogni parola, lasciandoti in balia di uno stupore prodigioso. In un trionfo di grazia e veemenza avevano assemblato migliaia di tartine, milioni di stuzzichini, tranci su tranci di carne sottomarca – nello specifico spiedini di sottomaiale e cosciotti di sottopollo – e bolognesissime lasagne, ché la semplicità è la virtù dei forti.
Solo sulle lenticchie gli si poteva rimproverare una sbavatura, tutt’altro che imperdonabile, anche perché le sottolenticchie dove le trovi? Neanche ad Euromarket dove una volta le vendevano a 10 centesimi il quintale, ahinoi.

Gliela puoi vedere dipinta sul volto, la soddisfazione, al team delle meraviglie, ora che le lancette corrono all’impazzata verso la mezzanotte e ognuno ha ormai in mano la sua bottiglia di pseudosciampagna da agitare e alla quale far saltare il tappo ora che tre, due, uno, viva l’anno nuovo!
I primi arrivati, quelli sì furbescamente, la bottiglia di veuve-clicquot ponsardin l’hanno nascosta sotto la coltre di cappotti, visto l’andazzo.

“Un altro capodanno è passato”, ti dice uno del team mentre ti stringe la mano e ti bacia sulle guance dandoti gli auguri.

“Ringraziando il cielo”, rispondi tu, lasciandoti ingannare dalle apparenze tramutatesi in realtà.

Ti diranno che sei stolto.

Lasciali fare.

Hanno ragione Loro.

venerdì, dicembre 15, 2006

Noodles al manzo speziato



Qualche sera fa mi sono cimentata in una cena orientale con i miei amici e questo è uno dei piatti che ha riscosso più successo anche se mangiarlo con le bacchette non è stato affatto semplice!

Ingredienti:
200g di manzo
200g di noodles
1 cucchiaio di farina
3 cm di radice di zenzero
4 manciate di spinaci
2 cipolline fresche
1 peperoncino rosso fresco tagliato finemente
1 cucchiaino di semi di sesamo

Preparazione:

Mettete il manzo tagliato a pezzetti in una bustina con la farina, sale e pepe...shakerate come si fa con lo zucchero a velo per il pandoro e lasciate da parte.
In una capiente wok soffriggete lo zenzero fresco, pelato e grattugiato, per 30' dopodichè aggiungete il manzo e fatelo rosolare finchè non è ben dorato. A questo punto aggiungete gli spinaci, la cipolla fresca e un cucchiaio d'acqua. Fate cuocere per 2 minuti in modo da amalgamare gli ingredienti e all'ultimo unite la salsa di soia e il peperoncino.
Cuocete i noodles in acqua bollente, scolate e aggiungeteli nella wok.
Tostate i semi di sesamo, aggiungeteli e servite!


Nella ricetta che ho trovato faceva aggiungere oltre ai semi di sesamo anche l'olio di sesamo, io ne ho fatto a meno ed era molto buono ugualmente!

giovedì, dicembre 14, 2006

Rustica al Talaggio



In questo periodo non ho molto tempo per prepararmi il pranzo, quindi scelgo sempre piatti semplici e veloci...questa è una piccola torta rustica che volendo potete fare di diverse forme...secondo me dei fagottini sarebbero ottimi.

Gli ingredienti sono:

Pasta sfoglia (io uso quella già pronta Buitoni)

Erbette (spinacini, cicorietta,scarola...decidete voi il giusto mix)

Taleggio

Si fodera lo stampo con la pasta sfoglia, si condiscono le erbette con sale, olio e pepe, ci si aggiungono cubotti di Taleggio e si scaravolta il preparato nello stampo. Io l'ho chiusa lasciando un pezzettino aperto al centro, se la sigilate abbiate l'accortezza con una forchetta di praticare dei forellini. Per rendere l'esterno più dorato e croccante pessateci sopra un tuorlo d'uovo.

Forno a 190° per 20' circa.

mercoledì, dicembre 13, 2006

In 100 parole... Antitaccheggio

L’antitaccheggio emette un suono acuto. Vengo invitato a fare un passo indietro e riprovare.
Stesso risultato.
Nella faccia della cassiera leggo più preoccupazione di quanta ne immagino stampata sulla mia.
“Sarà un errore”, suggerisco, mentre controlla lo scontrino ed i volumi acquistati.
Niente, provo a ripassare ma l’attrezzo infernale urla ancora il suo disaccordo.
Mi si congeda con un sorriso genuino e cordiale, in barba all’incessante pulsazione sonora.
Mi allontano furtivo.
Una volta svoltato l’angolo, però, svuoto le tasche, dove ho riposto le frasi più belle che ho meschinamente rubato sbirciando sui libri.
Lo ammetto, quelle non le ho pagate.

lunedì, dicembre 11, 2006

12 Minuti




Sbollentate i broccoli siciliani in acqua salata per un paio di minuti. A parte praparate un soffritto con olio, aglio peperoncino e qualche filetto d'acciuga (oppure la pasta d'acciughe). Tirate su i broccoli e aggiungeteli al soffritto, nell'acqua di cottura dei broccoli tuffate la pasta (io ho optato per penne rigate Barilla). Scolate la pasta al dente e ripassate in padella schiacciando un po i broccoli per creare una cremina. Buon Appetito!

domenica, dicembre 10, 2006

Tirami un po su!




Ingredienti:
125g di mascarpone
125g di ricotta setacciata
4 cucchiai abbondanti di zucchero
1 tuorlo
1 cucchiaio di maizena
caffè
savoiardi
cacao amaro in polvere


Preparazione:
Amalgamare il mascarpone con la ricotta, aggiungere lo zucchero ed il tuorlo e infine la maizena. Portare sul fuoco e cuocere a fuoco molto dolce finchè non prende appena il bollore.
Appena la crema si fredda un po cominciare a montare il piatto mettendo sul fondo un po di crema alternandola ai savoiardi passati nel caffè amaro. chiudere con una spolverata di cacao.


Certo non è proprio la classica ricetta del tiramisù ma è molto rapida e il successo è garantito.
Se avete a disposizione uova veramente fresche potete fare a meno di aggiungere la maizena e passare la crema sul fuoco...si farà ancora prima! Io l'ho fatto solo per sicurezza dato che le uova erano quelle del supermercato!



Tenetevi pronti perchè fra pochi giorni posterò la ricetta del Mascarpone fatto in casa...e lì si che il tiramisù verrà un vera bomba!!!

mercoledì, dicembre 06, 2006

Gelatine alla frutta



Ieri io e il mio super assistente Fabrizio ci siamo cimentati in queste squisite gelatine.
Sto però notando un piccolo inconveniente...perchè lo zucchero dove le ho rotolate si squaglia e non rimane granuloso come nella foto che sta sul nuovo numero della "Cucina Italiana" da dove ho preso la ricetta????

Altro dubbio...da molto tempo sento parlare dell'agar agar ma ancora non l'ho mai usato...secondo voi sarebbero venute più buone? più ruvide...consistenti?? ...ma in questo caso con le dosi come ci si regola?

Comunque anche così sono ottime...ecco la ricetta (la dose indicata è per circa 20 pezzi):

Ingredienti:
170g di confettura
75g di zucchero
100g acqua
1/2 succo di limone
15g maizena
15g gelatina (poco più se la confettura è poco densa)

Setacciare la confettura. Mettere in un tegame l'acqua, lo zucchero ed il succo di limone. Stemperare la maizena mescolando con una frusta. Porre su una fiamma dolce e quando il composto è vellutato aggiungere la confettura (io ho usato quella di limone e quella di lampone). Appena prende il bollore togliere dal fuoco ed aggiungere la gelatina (precedentemente ammollata). Versare il contenuto in una piccola teglietta foderata con carta trasparente. Lo spessore deve essere circa di 1,5 cm. Lasciar rassodare per circa 8-12 ore. Tagliarle a piacere e farle riposare altre 2 ore. Passare nello zucchero e conservare in una scatola. Ripetere il procedimento per gli altri gusti!

Mezza Patata (Ultima Parte)


Al call center, poi, mi è toccato andare per davvero. Quattrocento euro al mese, netti.

La legge di Engel dice che la percentuale delle spese alimentari rispetto al reddito è tanto maggiore quanto quest’ultimo è minore.

“Poco male”, penso allora, disamorandomi subitaneamente di schermi al plasma e bigiotterie, sfizi estemporanei e – francamente – evitabili.

Se devo investire quattrocento euro in pani caldi e salumi dall’aroma inebriante, pecorini di fossa e sangiovesi imbottigliati con artigiana devozione, lo faccio col sorriso sulle labbra.

Certo è che non mi faccio incastrare nei labirinti perversi della pietanza precotta, del pane in cassetta, dei quattro salti nelle stoviglie. O peggio ancora, dei panini uguali in tutto il mondo.

Non annaspo nell’appiccicosa palude del tavernello.

Rifiuto la ribalta catodica pur di non convenire con Fazzuoli che il vino si conserva meglio in Tetrabrik che in vetro. “Neanche morto al vostro pseudo talk show!, dico. “E vi invito a riflettere.”.

Mangerei senza preoccuparmi di nulla, solo di mangiare ed assaporare e stuzzicare le papille, le uniche entusiaste di una vita sussiegosa e senza scosse.

Al “lavoro”, rispondo al telefono fornendo indicazioni e consigli.

Nel girone dei precari, il contrappasso è convincere il consumatore della convenienza della fedeltà perpetua con stucchevoli convenevoli.

A volte mi strillano contro con toni cattivi. Lo stomaco brontola, i succhi gastrici corrodono le pareti in uno tsunami endogeno.

Quando torno a casa la trovo, la mia donna, impegnata a stendere articoli sulla soddisfazione dei negozianti per l’afflusso nel periodo dei saldi. “Costa cinque euro a cartella, la gloria?”, mi chiede sconsolata.

Lei, ai negozi che fanno i saldi, non c’è neanche andata.

Per cena ha preparato il brodo, e poi il lesso, con le carote e le patate, come piace a me.

Prima di apparecchiare, sgombra il tavolo dai rimasugli della preparazione. Ripone in frigo una punta di carota sbucciata, mezza patata.

“Per domani”, mi dice.

“Per sempre”, penso sedendomi.

martedì, dicembre 05, 2006

Ciambellette




Queste sono le ciambellette di Natale fatte seguendo la ricetta di mia nonna. Come ogni ricetta dei tempi passati le dosi non sono poi così precise ma vi assicuro che il risultato è ottimo!

Ingredienti:
1 bicchiere di olio
1 bicchiere di vino rosso
1 bicchiere abbondante di zucchero
anice a piacere
farina q.b.
una punta di lievito per dolci

Per prima cosa mettete l'anice a bagno nel vino, così comincia a rilasciare il suo profumo.
Fate la classica fontana ed amalgamate tutti gli ingredienti. Quando avrete ottenuto un composto liscio cominciate a fare le ciambelline.
Dato le dosi approssimative io prefersico sempre assaggiare l'impasto per sentire soprattutto se è giusto di zucchero (io per esempio ne ho aggiunto un po di più).
Una volta pronte infornatele a 180° per una ventina di minuti e quando sono fredde riponetele in una federe di cuscino...in questo modo si dovrebbero conservare croccanti fino a Natale!
Potete anche farle con il vino bianco...in questo caso il colore sarà più chiaro.
Se poi non sopportate l'anice sotto i denti...scaldate appena il vino e lasciatelo ad infusione per un po di tempo...dopodichè filtratelo.

sabato, dicembre 02, 2006

Mezza Patata (Prima parte)

A mia nonna, quando era bambina, una suora diceva sempre: “Una donna non è donna se non sa mettere da parte mezza patata”.

Se è un paradigma valido, mi chiedo allora che donna è, questa che ho di fronte, incapace anche di fare di necessità virtù.

Le ho appena detto che l’azienda chiude, ci mettono in mezzo a una strada, che siamo incazzati e che il futuro è in quel posto al call center, il tempio dei precari. Perché questa – lo dicono le statistiche ma ce ne siamo accorti anche senza Del Debbio – è l’epoca dei precari, e per un bizzoso scherzo del destino e dell’enigmistica, per giunta, dei prezzi iper-cari.

Lei, mentre le parlavo, si appassionava al gioco dei mezzibusti milionari e vaneggiava sui regali di Natale, sul ponte dell’Immacolata, su spropositate congetture di viaggi ed irrealizzabili itinerari.

Ora la osservo sconsolata gettare nella pattumiera spaghetti avanzati ed incollati alla pentola, bistecche fredde e rigide come cadaveri, rosette intere. Queste due fette di prosciutto le mangi?, mi chiede. No, non le mangio. Ho lo stomaco chiuso.

Allora le butta.

Butta tutto, lei. Anche i miei discorsi, che puzzano come la faraona lasciata in frigorifero per una settimana.

Ci appiccichiamo alla televisione in un trionfo dello stereotipo, annoiato io, avvinta lei. Lontani, rigorosamente. Scivoliamo mollemente nella melensa appiccicosità di una serata xerox-style, uguale a tutte le altre, manco fossero ciclostilate. Vissuta una, vissute tutte.

Una volta era diversa, lei.

Curiosava.

Insieme bevevamo blu curaçao, sgranocchiavamo pane carasau, guardavamo i film di Akira Kurosawa.

“Cara, sai…” le ho detto una volta, e lei s’è girata e m’ha fulminato con quei suoi occhi nei quali pensavo d’aver trovato le risposte di cui avevo bisogno. Avrei voluto aggiungere “…sarà per sempre”, ma ho resistito.

Quella donna, per essere la mia donna, doveva passare la prova della mezza patata.

(continua...)

venerdì, dicembre 01, 2006

Ma che "cavolo" è?






Questa mattina ci siamo persi fra le 1000 prelibatezze che offre il mercato di Ponte Milvio (a Roma) ...fra i banchi abbiamo trovato questo eccezionale cavolfiore che sto proprio ora preparando...bello eh!?

Fra i giri di oggi...-la chiamerei la giornata del FoodShopping!-...abbiamo anche completato il nostro che domani verrà spedito...Speriamo arrivi integro!

...ora devo andare a sbollentare il cavolo, l'acqua bolle e il telefono squilla...

Buona Serata!

PS: Mi è venuto un dubbio sul pacchetto della felicità...ma lo dobbiamo scrivere chi siamo...??? Potreste gentilmente chiarirci le idee così prima di spedirlo cambiamo la scatola dove abbiamo scritto a caratteri quasi cubitali IL PACCHETO DELLA FELICITA' DI MONOLOCALE IN CENTRO! Grazie!