lunedì, gennaio 26, 2009

Otto e mezzo?... Sei meno meno!


Dal primo esperimento brassicolo sono passate trecentosessantasei albe.
Diamine come corre, il tempo.
Settemmezzo, la si chiamò quella lager, perché concepita per festeggiare il settemmezzesimo anniversario dei due coinquilini del Monolocale.

Lecito perciò che un anno dopo, proprio nel giorno in cui la celebrazione è per l’ottoemezzesima candelina, con alle spalle un tentativo (indegno) di kriekkizzare una Belgian Ale, si ripongano grosse aspettative nella NatAle, la birra presuppostamente natalizia (ma stappata che è già carnevale, ed un motivo ci sarà!) griffata dai brewers-poco-più-che-per-caso Chiara et Fabrizio.

Occasione propizia per l’assaggio, l’ennesimo turno notturno damianizzato (big up!), che s’intrufola tra le lancette che segnano ore piccole anzi piccolissime per disquisizioni serissime su certi progetti letterari da una parte, e per stappare la suddetta NatAle dall’altra.

All’occhio, beh, sembra che ci siamo.
Color tonaca di frate. Schiuma bella cremosa, persistente, perlaggio ottimale, color beige.
Tutti i crismi della Xmas Ale.
Al profumo, anche.
Frutta rossa matura, leggera nota pepata, effluvi d’alcolicità robusta.
Mh, ottimo.
Assaggio.

Ora, io amo profondamente quelle birre che, al fianco delle tre letterine I, B ed U riportano numeri superiori al 50. Ma adoro altrettanto fortemente quando la forte-fortissima amarezza è bilanciata dal dolce caramellato del malto.
Invece.
Invece qua l’amaro dura all night long, non se ne va anzi s’accentua, sorso dopo sorso.

Ragion per cui.
Ragion per cui mollerò definitivamente l’estratto (a proposito, secondo me la colpa, al 15%, è degli estratti Brewferm, che già m’han dato di ‘sti problemi. Vabbè, il rimanente 85% è la mia imperizia, ma con me stesso non m’arrabbio mai volentieri).
E mi affiderò ai consigli del buon Orazio, magister in pectore della serie di incontri birrafondai organizzati con la condotta Slow, Il Fermento dei Grani (facebook? o worldwideweb?).

Però che amarezza, nel giorno in cui sono più che felice per un ottoemmezzo, dover vergare con la penna rossa un sei meno meno

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Va be' dai, sbagliando si impara... e poi i tuoi talenti sono talmente rigogliosi in altri campi che puoi ben accontentarti, caspita, romanziere a 27 anni, ma c'hai pure da dire ?!?!
C'hai sempre la media dell'8, no ? ;-)

Fabrizio Gabrielli ha detto...

ahhahaha.
troppo gentile, M.
E la media cell'ho dell'8emmezzo :)

Anonimo ha detto...

U r perfectly right...