martedì, giugno 03, 2008

I Pescatori di Orbetello

Passeggiare per il porto vecchio di Civitavecchia e vedere i pescherecci in stand-by – quei pescherecci che così tante gioie (e pure qualche San Pietro in festa) t’hanno donato – fa male.
I pescatori, non solo quelli civitasvetulini, da qualche tempo sono sul piede di guerra. Saperli così stretti nella morsa del caro-gasolio te li rende più simpatici, se possibile. E rievocare trasognanti pesche notturne, coi ciancioli e le lampare, ti strappa un sospiro.
Ma questa, pur essendo una storia di pescatori, è la storia di altri pescatori. Di pescatori felici.

Chiara, me lo dice sempre, va pazza per quella lingua di terra che taglia in due la laguna di Orbetello. Altro che soprelevata genovese! Attraversare quel lembo di strada la (ci) mette di buon umore, specie quando guidi spensierato verso Porto Ercole per una passeggiata che ti fa dimenticare, per un attimo, il peso di una settimana di studio.

Poco più in là di quella lingua d’asfalto, affacciata sulla laguna, c’è l’antica Fortezza Spagnola di Orbetello.
Dentro, una trattoria. Diversa da ogni altra.
I Pescatori.

Ai Pescatori ci sono duecentocinquanta coperti (più altri duecentocinquanta, d’estate, sulla darsena).
Per sederti devi prendere il numeretto, come al supermercato. E poi devi ricordarti a memoria il menu, per esser pronto a decantarlo alla cassiera che – in stile Gestapo – t’interroga frettolosa prima di stamparti il conto.
Lì le prime note positive. Il perché, però, ve lo svelo solo alla fine.

Per ora puoi sederti.
Certo, c’è da aspettare un po’, il servizio è spartano e non proprio dominato da una finesse parigina.
Ma poi ecco che, di colpo, realizzi quanto il gioco valga la candela.

I Pescatori sono davvero pescatori. Camerieri, cuochi, fornitori, tutti pescatori della Laguna d’Orbetello. Va da sé che il pescato è freschissimo, e spesso e volentieri cucinato (o preparato) con tecniche ancestrali.

Sbocconcelli felice un antipasto suntuoso, dalla bottarga di cefalo (o muggine che dir si voglia) accompagnata da un buon puré ai filetti di cefalo affumicato, dalle alici in salsa rossa ai crostini con la palamita. E poi via, in un crescendo rossiniano di bontà, verso una maestosa anguilla sfumata o una generosa porzione di calcinelli (che ricordano un po' i cicciarelli di Noli) in frittura, fino all’orata alla griglia così disarmantemente semplice eppure deliziosa.

Accompagni il tutto con un Vermentino, e mentre sorseggi un sorbetto al limone ripensi a perché, da quando ti sei seduto, c’hai quel sorriso ebete stampato sulla faccia.
Forse perché, nell’era del caro-gasolio, la sera dopo una mazzata ingloriosa (ma questa è un’altra storia), in tre hai pagato solo cinquanta euro?


Trattoria I Pescatori
Via Leopardi, 9
Orbetello (GR)
Tel. 0564 860611

http://www.ristoranteipescatori.it/

[Nella foto: Chiara immortala lo specchietto retrovisore, sullo sfondo la laguna di Orbetello; Calcinelli; l'esterno della Fortezza Spagnola - Ristorante I Pescatori; l'antipasto spartano ma efficace; l'anguilla sfumata]

3 commenti:

consumazioneobbligatoria ha detto...

è la cooperativa dei pescatori di orbetello giusto?

Fabrizio Gabrielli ha detto...

yes it is.
:)

Günther ha detto...

bisognerebbe passarci piu spesso