Come si fa a non amarlo, così deliziosamente affusolato, simbolo (e stereotipo) dell'italiota mangiapasta, lemma capace di rendere la sua più celebre cottura in-tra-du-ci-bi-le in tutte le maggiori lingue del mondo (provare per credere, davvero)?
Eppure, si può.
C'ha provato Filippo Tommaso Marinetti (incredibile come le iniziali formino un fantomatico acronimo del movimento di cui era vate, il futurismo) negli anni '30, sfacciatamente dissacrando l'indiscutibile simulacro dell'italico mangiare.
"Crediamo anzitutto necessaria l'abolizione della pastasciutta, assurda religione gastronomica italiana. [...] agli italiani la pastasciutta non giova. Per esempio, contrasta collo spirito vivace e coll'anima appassionata, generosa ed intuitiva dei napoletani." (Manifesto della cucina futurista, 28 dicembre 1930, Gazzetta del Popolo di Torino)
Per inciso, l'alternativa proposta era il Carneplastico (sic!).
Chiaro che si scatenò una bagarre senza precedenti!
A L'Aquila si preparò una lettera collettiva d'indignazione, spedita direttamente al Marinetti.
A Genova venne fondata l'Associazione Internazionale contro la Pasta.
Dall'altra parte dell'oceano, a Los Angeles, una disputa tra due ristoranti italiani ubicati nello stesso edificio (uno pasta-con, uno pasta-contro), a piani diversi, si protrasse per mesi.
Il cuoco di Casa Savoia fece outing della sua avversione alla pasta; di contro, il sindaco di Napoli dichiarò che i vermicelli al pomodoro erano "il cibo degli angeli" (e Marinetti non la fece cadere in terra, controbattendo che si era davanti alla prova lampante della noia imperante nel Paradiso).
Anche il grande Carpentier, in un articolo del '31, trovò tempo per pizzicare l'inconcludente tesi futurista con uno scritto ironico e ficcante.
A giudicare dalle prove, nemmeno il buon FTM aveva le idee ben chiare...
Fortunatamente, loro son ancora qui, e noi a tributargli odi
God save spaghetti!
Anche il grande Carpentier, in un articolo del '31, trovò tempo per pizzicare l'inconcludente tesi futurista con uno scritto ironico e ficcante.
A giudicare dalle prove, nemmeno il buon FTM aveva le idee ben chiare...
Fortunatamente, loro son ancora qui, e noi a tributargli odi
God save spaghetti!
...e dato che è sabato ed il weekend assai lungo...
...ecco come nasce lo spaghetto (Cavoletto docet)...
La foto in apertura è "Spaghetti9", da http://www.eucromia.com/ (guarda caso, napoletani!)
Da non perdere anche la meravigliosa rilettura di pasta corta e riso
1 commento:
Sulla noia del Paradiso concordo con il buon FTM: tutte quelle nuvolette, gli angioletti, i canti, e poi...... tutto quel biancoceleste di cielo e nubi :-(
Meglio sicuramente l'inferno: molto più animato e... giallorosso fiammeggiante :-D
Ma il miglio paradiso rimane sempre una bella Amatriciana !!! :-D
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