[per inciso. Una settimana senza post, nel Monolocale. Lunga, una settimana. Per dire, sarebbe sufficiente per imbarcarsi destinazione Panama, arrivare, sorseggiare un Café sullo Stretto, ritornare. Per dire.]
a
Provate ad immaginare.
Siete israeliano ed odiate l'Iran. Anche commercialmente, tanto che non potete importare da Teheran.
Vi piacciono i pistacchi. Oh, se vi piacciono. Andate sempre in quel lounge-bar, a Tel Aviv, dove ne sgranocchiate un miliardo sorseggiando birre d'importazione. Ma mica dall'Iran.
Poi, un bel giorno di sole, leggete sul giornale che quei pistacchi di cui andate pazzi, il 90 percento di quei pistacchi che credevate provenienti dalla Turchia, ecco, dalla Turchia vengono, è vero, ma dopo esser stati raccolti, indovinate un po'?, in Iran.
Allora leggete anche che il vostro primo ministro, Netanyahu, decide di aumentare l'Iva al 23 percento sulle importazioni, così, per scoraggiare.
Ma scoraggiare chi?, di preciso.
Phyllis Glazer, che ha scritto un libro sul cibo in Bibliae Templorum, con un commento caustico riassume ed al contempo esprime la più lucida sentenza possibile quando afferma "Mangiare avvicina i popoli. E che stupidità stupirsi del fatto che a noi israeliani piacciano i pistacchi iraniani. Non è mica coi pistacchi che si pagheranno l'atomica".
Infatti.
Anche se quei pistacchi là, quelli del lounge-bar di Tel Aviv, ecco, sono una bomba.
a
[liberamente ispirato ed in parte tratto da un bell'articolo di Francesco Battistini sul supplemento domenicale del CdS]
2 commenti:
Ben detto Fabrizio, una settimana senza un vostro post è stata lunga, confermo. Ben detto, il tempo di andare a "Panama" per un "Cafè" (se è per questo anche 3 volte di seguito ;-), confermo. Ben detto a proposito dei pistacchi : io proporrei una ricetta di "bomba ai pistacchi" per la prima colazione, come la vedi ? Un bacione grande e tanti auguri per i 5 lustri e spiccioli
oh, sì.
Bomba ai pistacchi, magari con una sferzata molecolare. Ooops, atomica.
Uh.
grazie per gli auguri.
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