lunedì, novembre 17, 2008

Cena in Scatola... e che scatola!

Tra appuntamenti, impegni, corri di qua e studia di là, consegna questo modulo e ritira quel pacco, il tempo a disposizione si è sorprendentemente ristretto, in questa settimana!
Tra tutte le rotture di scatole, potete immaginare, tempo di cucinare proprio non ce n'è!

Scatole...

"Ma come ho fatto a non pensarci prima, da parte abbiamo quelle scatole che sembrano proprio fare al caso nostro!".

Su un ripiano della dispensa troneggiavano ancora, infatti, i souvenir della minivacanza estiva a Senigallia presi da Anikò, il pret-à-manger di Moreno Cedroni: le celeberrime scatolette!
«Una volta mangiare cibo in scatola era considerato un ripiego. Oggi in scatola ci sono materie prime di grande qualità e preparazioni d' alta cucina che vale la pena assaggiare», dice il grande Cedroni.
Ne vale la pena? Certo che sì!

Fuori dal Monolocale un cielo uggioso, il freddo, un clima umido. Il condimento perfetto per la Trippa di Coda di Rospo in Umido, meglio se accompagnata con una bella polenta di mais!

"Effettivamenente ne valeva la pena. Ma hai fegato per andare avanti?".

Eccome se c'era il fegato, per la precisione Fegato di Rana Pescatrice, a braccetto con crostini di pagnotta ruuuushtica monteromanese abbrancata al volo di ritorno da Viterbo.

E per finire, il Tonno Bianco arrostito al Rosmarino... affiancato da due-pomodori-due cotti al forno.
Perché alla fine, diciamocela tutta, a rimanere troppo lontana dai fornelli non riesco proprio!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Yum yum!
Che delizie, cari.. ;)

Anonimo ha detto...

ma se un sabato passiamo per di li' andando verso Tarquinia..... per caso e' rimasta qualche scatoletta ancora da aprire???? Porto io l'apriscatole? :-))))
Raffaella

Chiara ha detto...

@sandra: Le devi provare Sandra :)

@Raffaella: Le scatolette purtroppo son finite...ma abbiamo ancora dei barattolini niente male!! ;)

Mammamsterdam ha detto...

Uno schiaffo alla miseria. Proprio ieri nel nostro programma Radiocucina, abbiamo commentato con uno chef italiano che la fregatur è che in Olanda le verdure non sanno di niente (e non solo le verdure).

Non so se invidiarti o ritrasferirmi linea retta in Italia, che il centro qui offre tanto ma sa di poco. Sob!