mercoledì, luglio 09, 2008

Abbòjele & Tartufe - Sotto uno Scorzone duro si cela un cuore tenero


La scorzona, e mai accrescitivo fu più idoneo, è quella di M.
M è il mio pantagruelico collega.
Gli invidio i vent’anni che ha, la spensieratezza e la leggerezza d’animo che indossa con la stessa nonscialanza delle cravatte d’ordinanza.
M è quello che diresti un casinista, un affastellatore, un inguaribile combinagrane. Disordinatopasticcioneperennementeinsicuro, detto così, tutto d’un fiato per enfatizzarne la veridicità.

Logico che gli esordi di un rapporto lavorativo con M non potessero essere dei più semplici.

Poi, un bel giorno, ti diventa simpatico, d’amblé.
Perché M, proprio come Marino e Domenico, crede nell’interscambio gastronomico tra colleghi.
Soprattutto quando gli spieghi qualcosa, ad M, che M non sapeva fare. Si sente debitore.
E scatena la dinamica d’antan del baratto.

“Bhé [nel dialetto di M l’acca va letta come un’aspirata velare – ventisei esami di linguistica, ecco a cosa servono], quanno se rivedemo te porto un po’ d’abbòjele”.
“Di cheee?”.
“D’abbòòòòjeleee”.
“E che sono, st’abbòjele?”.
“Bhe, le rafane, come le chiamate voe?” [gli abbòjeli – o rafani che dir si voglia – nella terra di M costituiscono un ingrediente immancabile del piatto di punta, l’acquacotta].
Promessa mantenuta, il giorno dopo si presentava con un bel cesto di rafani.

L’altroieri, stessa storia.
Spiegazione, debito morale.
Ripagato stavolta con un luminescente Scorzone.

Lo Scorzone, per chi non lo sapesse, è il parente povero del Tuber Melanosporum, il celeberrimo e pregiato Tartufo Nero.
In realtà lo scorzone si chiama Tuber Aestivum, poiché cresce in estate; emana un buon profumo fungino (bell’aggettivo) ed ha il peridio (brutto nome) rugoso, a verruche piramidali sporgenti (voi lo mangereste un tartufo dopo aver saputo che ha una scorza verrucosa?).

Di più dell’instant-culture wikipediana, al momento, non so dirvi.

Nell’attesa di spolverarne copiose grattugiate su un risotto, sentitamente ringrazo M, sotto la cui Scorzona dura si cela un cuore tenero.

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