Il titolo l'ho preso in prestito da un film che hanno passato proprio qualche sera fa alla tivvì, che m'ha accompagnato in un'insonne notte pre-esame ("dovessi chiedere qualcosa a Satana, che chiederei"?, l'interrogativo. "Un trenta cum laude?", la risposta. Desiderio poi mefistofelicamente avveratosi...).
Lo spunto lo prendo invece da un post d'inizio settimana su Peperosso, dove mi chiedevo cosa ci fosse di più corroborante di un Hot Egg Nogg, sì, insomma, caffé affogato nello zabaione. Anzi, nella sua "variante" fiamminga: l'advocaat.
E qui arrivo al topic vero e proprio: l'Advocaat, o meglio i ricordi - riaffiorati ultimamente -di quella vacanza natalizia.
Per gradi.
Due anni fa si decide, nel Monolocale, di spendere qualche giorno prenatalizio nelle Fiandre. Una buona occasione per incontrare Chris - sì, quello dei Muscoli -, si disse.
Detto fatto, siamo ad Anversa et limitrofi. Ceniamo a Le Dome dove lo chef, informato della presenza in sala di due estimatori giunti dall'italico stivale, ci omaggia d'un dessert creato all'uopo per noi, come dire, ad personam.
Andiamo anche da Hecker, a due passi dalla Schelda, un po' intimoriti dalle gesta del patron Kasper Kurdhal, che la fama lo precede.
E a comprare cioccolata a non finire da Chocolate Line, in quel di Brugge, con le guance arrossate per le zaffate di una giornata di tramontana, eppure assolata.
Che ci fossero poi i mercatini natalizi, per quanto avessimo dovuto intuirlo, non ce lo aspettavamo proprio. E che in uno stand di quei mercatini avremmo assaggiato una prelibatezza inusitata, poi, e chi se lo sarebbe mai immaginato!
Ha un colore ed un aroma caldo, inebriante, piacevolmente ruffiano. Chiediamo come si chiama. Ci dicono Advocaat.
L'advocaat è una crema liquorosa, fatta con tuorli d'uovo, zucchero (o miele), brandy, vaniglia e - quando la consistenza è più densa - panna. Ai mercatini lo servivano così, nature, da assaggiare con un semplice cucchiaino, anche se Mrs Wiki suggerisce sia usato come base per varie tipologie di cocktail, di cui il più famoso è lo Snowball (e cita pure il Bombardino de noantri).
Curiosa è la storia che ruota attorno al nome: advocaat è il prestito naturalizzato, in olandese, per lo spagnolo aguacate o avocado, a sua volta mutuato dal nàhuatl ahuàcatl (sembra uno scioglilingua), che significa... ehm... testicoli. Tale è infatti la forma dei frutti della Persea Americana, che a quanto pare proliferava dalle parti di Paramaribo, in Suriname. Tanto che i coloni olandesi là stanziati, stanchi di guacamole ad ogni ora del giorno, pensarono bene di sperimentare nuove alchimie con la succosa polpa degli avocados. E si imbatterono in questa delizia. Ora, trovare avocados una volta di ritorno nei Paesi Bassi era quantomeno difficoltoso.
E' facendo di necessità virtù che si giunse all'illuminante rivelazione: perché non sostituire la polpa dell'esotico frutto con dei tuorli d'uovo sbattuti?
Voilà, ecco nato l'Advocaat!
4 commenti:
ohmamma! ma cosa mi hai tirato fuori!! sarà dal 1987 che non lo vedo ne lo mangio, ma una mia zia lo versava sempre sul gelato, l'advocaat! Che buffo ritrovarlo qui! :-))
Voglio provare a farlo anche io!!!! :) mi intriga (ispira un sacchissimo)!!!
grazie
e smacks
@Sandra: puoi seguire la ricetta indicata nella foto...oops! è in fiammingo! (e sì che 6 mesi là, non ho imparato più che danchiuvél-asstiublift)!
@Sigrid: e infatti m'ero stupito che, tra tante prelibatezze belgiche, mai l'avevi citato! :P
che onore avere un commento di sigrid...
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