venerdì, marzo 30, 2007

Difendiamo l'etichetta!


Alcune volte, far parte della Comunità Europea sembra sia un limite. Questo perché l'auspicata armonizzazione, spesso e volentieri, cozza da un punto di vista etico con cert'altre filosofie, quali quella della tutela della biodiversità, ad esempio, non sempre perfettamente e indiferrentemente assoggettabile alle logiche di mercato.
Slow Food e Coldiretti hanno lanciato, mercoledì 28 scorso, un'iniziativa forte: Difendiamo l'etichetta!
Di seguito abstract dal sito www.slowfood.it:

"La legge 204 (approvata il 3 agosto 2004) ha stabilito una fondamentale regola in materia di etichettatura dei prodotti agro-alimentari, inserendo l’obbligo di indicare l’origine geografica (“prodotto in Italia”). Una buona legge, generata da una iniziativa popolare promossa da Coldiretti, sostenuta da un milione e mezzo di firme e approvata in modo compatto dal Parlamento: una legge a tutela dei cittadini-consumatori e a beneficio degli stessi imprenditori agricoli.
Questa legge rischia di venire drasticamente ridimensionata nella sua efficacia, per la pretesa necessità di allinearsi alle disposizioni dell’Unione Europea, la quale ritiene che riportare in etichetta l’origine degli alimenti sia di ostacolo al libero mercato e alla concorrenza.
Il disegno di legge comunitaria 2007, in discussione nel nostro Parlamento, prevede l’abrogazione di alcuni articoli che impongono l’apposizione della dicitura “italiano” sulle etichette dell’olio, della pasta, delle bevande, delle carni bianche e di altri prodotti tipici dell’agro-alimentare del nostro Paese: una minaccia gravissima per la qualità e la diversità della nostra alimentazione e della tanto evocata dieta mediterranea.
Per questo motivo Slow Food e Coldiretti chiedono ai parlamentari italiani di tutti gli schieramenti politici di difendere il lavoro che il Parlamento stesso ha fatto con l’approvazione della legge 204, e di intraprendere una decisa azione che dall’Italia possa estendersi a tutti i paesi dell’Unione Europea, a difesa delle identità agro-alimentari."

Perché difendere la legge 204/04?

- perché non tutti i 4000 prodotti tipici italiani potranno accedere a marchi di certificazione europea onerose come DOP o IGP;
- perché l’Unione Europea continua a legiferare in merito a qualità e tipicità prestando attenzione unicamente alla conformità igienico sanitaria, ma consentendo di fatto vere assurdità gastronomiche quali aranciata senza una goccia di succo d’arancia, cioccolato con grassi diversi dal burro di cacao, pasta secca fatta con farina di grano tenero, prodotti con percentuali tollerate di OGM;
- perché l’indicazione d’origine garantisce la rintracciabilità e contribuisce alla prevenzione dei rischi di fronte alle emergenze sanitarie ed alimentari che si moltiplicano per effetto dell’aumento degli scambi commerciali a livello globale;


RIVENDICHIAMO IL DIRITTO DI CONOSCERE LA PROVENIENZA GEOGRAFICA DEGLI ALIMENTI: IL DIRITTO DI POTER SCEGLIERE IL PRODOTTO CHE PIÙ VALORIZZA QUALITÀ, TRADIZIONE E IDENTITÀ, IL PRODOTTO CHE PIÙ CI PIACE E OFFRE GARANZIE DI BENESSERE E SALUTE.

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