Qualche manciata di settimane fa, dopo una serie di seriose riflessioni a margine sul guscio di una chiocciola, il mondo appariva troppo tortuoso e denso di foschie per immaginare rosei proseguii.
Poi...
Poi un'intuizione.
"Oggi, Slow Food dovrebbe reinventarsi [...], aprirsi a dinamiche comunicative 2.0. Far sì che da fuori possa essere avvertita come un social network più che come una setta nella quale è difficile entrare", scrivevo.
2.0? Social network?
A chi non è venuto in mente Facebook?
Non a me.
Perciò nasceva, sull'onda dell'entusiasmo - qualche giorno dopo - il primo convivio che faceva della zuckerberghiana creatura il suo snodo fondamentale. La prima Co-ondotta.
Per capire meglio cosa intendiamo per Co-ondotta, date una sbirciata qua.
Sta di fatto che, grazie alla collaborazione di molti soci-internauti-facebookkiani della prima e dell'ultima ora, ciò che sembrava destinato ad un lento ed inesorabile spengimento si ravviva e prende a risplendere.
Insieme ad Orazio&Antonella, Andrea, Marilì e Marco, Angelo, ci sono in piedi molti, moltissimi progetti.
E l'aspetto attraente è che, nell'impossibilità di concertare le azioni diversamente, ecco, gli appuntamenti li progettiamo in itinere, tutti insieme, in un gastrobrainstorming inedito.
Da Gennaio 2009 partiremo con un tuffo nell'acquacotta, con un corso sui "Grani in Fermento", e poi con una rassegna di "librate sul gusto" che porterà a Civitavecchia una serie di interessanti nomi.
Ci racconteremo il miele dalla A(pe) alla Zeta, viaggeremo Lungo il Po, ci troveremo in una tiepida serata d'aprile ad esclamare "Guarda che mare". Porteremo la Garfagnana sul Tirreno ed il Tirreno in Garfagnana, e ci lasceremo anche inquietare. Da chi? Per ora vi basti saperlo. "Fidatevi di me".
Per questo, tra una mail e l'altra, un contatto ed un cambio di programma inedito, i giorni passano senza un minuto libero. Metteteci in più che c'è un Alfred Barnard in attesa d'indossare l'abito di festa, ed ecco che al citofono del Monolocale non ha risposto più nessuno, da una settimana a questa parte.
Don't worry. Stiamo solo dipingendo le pareti di un altro monolocale.
Sulla targhetta della porta, c'è scritto Slow(Face)Food.
Poi...
Poi un'intuizione.
"Oggi, Slow Food dovrebbe reinventarsi [...], aprirsi a dinamiche comunicative 2.0. Far sì che da fuori possa essere avvertita come un social network più che come una setta nella quale è difficile entrare", scrivevo.
2.0? Social network?
A chi non è venuto in mente Facebook?
Non a me.
Perciò nasceva, sull'onda dell'entusiasmo - qualche giorno dopo - il primo convivio che faceva della zuckerberghiana creatura il suo snodo fondamentale. La prima Co-ondotta.
Per capire meglio cosa intendiamo per Co-ondotta, date una sbirciata qua.
Sta di fatto che, grazie alla collaborazione di molti soci-internauti-facebookkiani della prima e dell'ultima ora, ciò che sembrava destinato ad un lento ed inesorabile spengimento si ravviva e prende a risplendere.
Insieme ad Orazio&Antonella, Andrea, Marilì e Marco, Angelo, ci sono in piedi molti, moltissimi progetti.
E l'aspetto attraente è che, nell'impossibilità di concertare le azioni diversamente, ecco, gli appuntamenti li progettiamo in itinere, tutti insieme, in un gastrobrainstorming inedito.
Da Gennaio 2009 partiremo con un tuffo nell'acquacotta, con un corso sui "Grani in Fermento", e poi con una rassegna di "librate sul gusto" che porterà a Civitavecchia una serie di interessanti nomi.
Ci racconteremo il miele dalla A(pe) alla Zeta, viaggeremo Lungo il Po, ci troveremo in una tiepida serata d'aprile ad esclamare "Guarda che mare". Porteremo la Garfagnana sul Tirreno ed il Tirreno in Garfagnana, e ci lasceremo anche inquietare. Da chi? Per ora vi basti saperlo. "Fidatevi di me".
Per questo, tra una mail e l'altra, un contatto ed un cambio di programma inedito, i giorni passano senza un minuto libero. Metteteci in più che c'è un Alfred Barnard in attesa d'indossare l'abito di festa, ed ecco che al citofono del Monolocale non ha risposto più nessuno, da una settimana a questa parte.
Don't worry. Stiamo solo dipingendo le pareti di un altro monolocale.
Sulla targhetta della porta, c'è scritto Slow(Face)Food.
4 commenti:
W la co-ondotta, l'intuizione è stata fulminante e di conseguenza la miccia ha preso fuoco ! :-)
Ciao! Bella l'idea della co-ondotta! Noi per ora ci siamo limitati a creare un piccolo gruppo su FB...
Ciao e buone cose!
Condotta Slof Food di Domodossola
http://slowfoodvaldossola.iobloggo.com
Idea geniale, complimenti!! e in bocca al lupo
ciao,
volevo segnalarvi che ho parlato di voi nella rubrica che ho su idea radio.
Su ilrompiblog.blogspot.com trovate tutto.
Ciao
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