Sul mensile del Gambero Rosso di questo mese Annalisa Barbagli propone questo dolce dalle origini austriache, direi quasi natalizio. La ricetta mi incuriosiva e così, recuperati tutti gli ingredienti, mi sono messa all'opera non curante del fatto che non posseggo alcun tipo di impastatrice caldamente suggerita anche nella descrizione della ricetta stessa.
"Non sarà mica indispensabile questa impastatrice"...non l'avessi mai detto!
Una faticata che non vi sto a descrivere fino ad ottenere l'impasto dalla giusta consistenza che poi va fatto lievitare e poi sgonfiato e poi rimpastato..insomma se avete intenzione di fare un po di esercizio questo fa per voi altrimenti vi consiglio un week-end in tirolo con assaggio in loco!
Poi però quando è uscito dal forno una grande soddisfazione: stupendo, profumato, elegante.
E questa mattina una colazione da principesse!
La ricetta:
300g di farina manitoba,
200g di farina 00,
150g di burro morbido,
80g di zucchero,
2 uova (io ho usato quelle bianche),
200g di latte,
1 bustina di lievito di birra liofilizzato (io ho adoperato quello fresco),
150g di uvetta sultatina,
50g di mandorle pelate,
poco zucchero a velo
sale 1 pizzico
Ammollare l'uvetta in acqua tiepida. Sciogliere il lievito in 4 cucchiai di latte (presi dai 200g previsti) tiepido ed amalgamarli con un cucchiaino di zucchero e 50g di farina setacciata (sempre scalando da quella pesata).
Coprite la pastella ottenuta e lasciate lievitare fino al raddoppio in luogo tiepido.
Setacciate il resto della farina e unite le uova, il resto del latte, lo zucchero e un pizzico di sale. Impastate (per chi ha l'impastatrice la ricetta della Barbagli indica 10 min a velocità 2). Quindi per ultimo unite il burro a pezzetti e il panetto lievitato. Impastate fino a che il composto non si stacca facilmente dal tavolo e risulta morbido, liscio, leggero (si deve staccare dalle pareti dell'impastatrice). Raccogliete a palla e fate lievitare con sopra un panno umido. Quando ha raddoppiato di volume rovesciatela sul tavolo, sgonfiatela delicatamente ed unite l'uvetta ben asciugata. A questo punto imburrate lo stampo, sistemate nelle scanalature le mandorle ed adagiatevi l'impasto. Lasciate lievitare quando sarà arrivato al bordo infonate per un'oretta scarsa a 170°. Raffreddate sulla gratella e spolverate con poco zucchero a velo.
9 commenti:
Sto girando intorno a questo dolce da un pò.Non trovo lo stampo giusto!! o troppo basso, o non a forma di ciambella, troppo largo... che marca di stampo hai usato? pensa che abitavo in Germania e lì stampi per Kugelhupf te li tirano dietro (per dire)..
ed il risultato che hai ottenuto direi PERFETTO!!!
e che meraviglia della naturaaaaa!
Brava Chiara, deve essere morbidissimo, vero?
Grande colazione da principessa & principe (ehmm se no Fabri pensa male poi, no? ) :DD
Ho comprato da poco in Alsazia lo stampo di ceramica per farlo, ma ancora non mi sono applicata. È un dolce che adoro.
A presto, Alex
Wow Chiara, che bello ! Soffice soffice e anche sicuramente delizioso... Buona giornata principini !!!
sono impressionata dalla fatica e dal risultato
Se potessi ve ne spedirei una fetta :) ...sono veramente contenta vi sia piaciuto!
Alex purtroppo sullo stampo non c'è scritta la marca ma mi sembra di ricordare di averlo acquistato alla coop.
Un saluto a tutti...alla prossima ricetta...magari meno stancante!
(acquolina..acquolina..acquolina..)
..ragazzi..mi sa che qui mi mandate all'aria la dieta..^_^
allora me ne prendo una fetta da te e
me ne vado in tirol a vedere qual'è che è riuscito meglio....ciaooo!
Ottimo risultato anche senza l'impastatrice: è il mio sogno.
Leggendo gli ingredienti e il procedimento sentivo gli aromi avvolgermi senza poter porre nessuna resistenza. Complimenti
Posta un commento