martedì, giugno 17, 2008

Ristoro "La dispensa"


Venerdì pomeriggio.
A fare la spesa vado io.
No vai te.
Io, te. Assorbiti nei rispettivi impegni, il risultato non poteva che essere uno: la spesa non l'ha fatta nessuno.
D'altronde la spesa da sola non si fa.
Vabbè, arrangiamoci con quello che abbiamo in dispensa.
Ma si dà il caso che anche la dispensa ahinoi, non è che brilli per varietà di proposte.
Perciò che si fa?
Se la dispensa non viene da noi, siamo noi ad andare alla dispensa!
Al Ristoro La Dispensa.
Arrivare al Ristoro la Dispensa, per noi civitasvetulini, sarebbe una passeggiata di salute se non fosse che dobbiamo "raccattare" L. - guest star della serata - a Roma.
Con L. maliardamente seduta sul sedile posteriore ci tuffiamo su viale di Boccea mentre Roma, alle nostre spalle, evanescente lascia il posto ai primi rigogliosi scorci della campagna romana.

Arriviamo al Ristoro che è già buio, ed è un peccato perchè immaginiamo un bellissimo paesaggio stendersi sotto la terrazza, uno di quei paesaggi di bucolica serenità.

Al Ristoro La Dispensa non giungiamo per caso.
Ad esercitare la sua mirabile arte in cucina v'è infatti Andrea Dolciotti, già chef di Roscioli in illo tempore, magister e prezioso suggeritore di mille trucchi e consigli culinari nonchè star mediatica nelle fredde terre della Siberia.
Tutt'altro che fredda - quel freddo che solo nella tundra siberiana - è invece la cucina di Andrea, tanto prono alla creatività quanto al rispetto delle tradizioni e della territorialità; nuances che riesce a sposare egregiamente nell'offerta che propone agli avventori, per l'appunto, del Ristoro la Dispensa.

A dover di cronaca va sottilineato il nostro status di assaggiatori privilegiati, dacchè in una sola cena abbiamo praticamente sbocconcellato ogni leccornia che la sua sapiente e "grossa" mano in cucina sa creare.
Dalla magnifica selezione di crudità d'entrée fino alla mozzafiato carrellata di dolci (dove si fa sentire l'influenza di certi ispanici avanguardisti, quasi à la Torreblanca), passando per il tortino fondente di cipolla, l'amatriciana testaccina e la pasta di grano arso, il pescato fresco, la selezionatissima carta dei vini (e - a breve - anche delle birre artigianali per la gioia del maschietto inquilino del Monolocale), tutto sembra suggerire una puntata al Ristoro La Dispensa.

Anche se non avete dimenticato di fare la spesa.

Ristoro La Dispensa
Via di Boccea 1401
Roma

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