venerdì, novembre 16, 2007

Spuma di cachi e vaniglia con cialde alla cannella


Antananarivo. E' l'ora del tramonto. Un sole maestoso, intensamente arancione e melenso come un cachi si tuffa a ponente tra le onde dell'Oceano Indiano. Baluginanti riverberi si sfregano sui bianchi petali delle orchidee e penetrano negli oscuri baccelli di vaniglia dall'essenza inebriante.

Ecco! Questa scena purtroppamente non l'abbiamo mai vista... D'altronde in Madagascar non siamo mai stati!

Ma il colpo di fulmine è stato repentino... Tanto che, svuotando frettolosamente le buste della spesa, mi sono trovata i due stretti in un abbraccio così dolce che non potevo assolutamente separare.
Non capisco ancora... L'ampollina dove sono i baccelli di vaniglia si era andata a conficcare proprio nel nylon della confezione dei cachi... Ehhhh il destino, a volte!


Per la spuma come avrete capito avete bisogno della polpa di cachi, io ne ho usati 3, che va ben frullata, poi aggiungete 30g circa, a seconda dei vostri gusti, di zucchero a velo, un bel baccello di vaniglia del Madagascar (va inciso longitudinalmente e prelevati i semini all'interno) e circa 100 ml di panna liquida.
Sifone, aria e frigo.


Le cialdine invece così croccanti e friabili sono preparate con la pasta fillo sovrapponendo 4/5 strati di fogli sui quali ho pennallato un po di burro e spolverato con zucchero di canna e cannella(per ogni strato)...coperti con un'altra teglia ed un piccolo peso sopra, se usate le teglie di domopack come me, ed infornate a 200° per 10 minuti. Dopodichè scopritele, spolverate di zucchero a velo e rinfornate alzando la temperatura in modo che si caramellizzino appena e diventino più lucide. (sempre Chef Andrea Dolciotti docet)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao inquilini del monolocale, come va? Sono Francesco e sono reduce da una notte insonne (il Buon-Fabrizio forse ha già capito il motivo delle mie pene!). Però appena ho letto "Antananarivo"-detta confidenzialmente anche Tanà-mi si sono riaperti gli occhi... e soprattutto il cuore. Così ho letto l'articolo tutto d'un fiato. Che dire...avrei voglia di raccontare tanti aneddoti su questa città, ma pensandoci bene mi piace immaginarla come l'ha sognata Laura. Ciao

Cuoche dell'altro mondo ha detto...

Credo che dovrò mettere il sifone sulla lista dei regali di Natale!!! Ottima idea questa con la pasta fillo! Io finora l'ho usata solo per ricette salate. Complimenti. E buon WE, Alex

Fabrizio Gabrielli ha detto...

a France'... chi è Laura? Chiara....! Vattene a letto, và, chè è meglio! :P

Anonimo ha detto...

in effetti sto valutando molto le ricette con le spezie
buon lavoro