venerdì, luglio 13, 2007

L’OLIO E.V.O. DA OLIVI MILLENARI DI MAESTRAT SALE IN COLLINA…

Allumiere è un piccolo e ridente paesino sui Monti della Tolfa, proprio dietro la nostra città, Civitavecchia. Ogni anno vi si svolge una Festa della Birra ed una Sagra della Bruschetta, con l’intento di valorizzare il pane da bruschetta par excellence, il Pane Giallo. Tempo fa, nientemeno, il paese è entrato nel Guinness dei Primati per la Bruschetta più lunga del mondo!

Quest’anno, i vulcanici organizzatori dell’Associazione Storica Contrada La Nona si sono rivolti alla Condotta Slow civitasvetulina per ritagliare, all’interno della festa, una giornata intera che ponesse in risalto l’aspetto culturale della gastronomia collinare, da sempre attenta al carattere di “bontà, pulizia e giustezza” caro alla mission degli adepti della chiocciola.

Ne è uscita una bella collaborazione, anche ad ampio respiro internazionale, se vogliamo.
Allumiere è
gemellata con Puçol, che si trova nella Comarca Valenciana.
Terre che si somigliano, quelle della provincia di Castellò
n e l’area tolfetano-allumierasca.
Terre votate all’agricoltura di qualità, ed alla produzione dell’oro del Med
iterraneo, l’olio e.v.o.

Per questo, nel
pomeriggio di Domenica 22 Luglio, si è organizzata una degustazione di oli e.v.o.: quello del neonato Frantoio di Allumiere, quello della cooperativa Colli Etruschi di Blera e quello – udite udite – prodotto dagli olivi millenari di Maestrat (Valencia), inserito nel progetto curato dalla Fondazione Slow Food per la BiodiversitàL’Arca del Gusto”.

Per più di mille anni, gli agricoltori hanno compiuto enormi sforzi per costruire muretti a secco per proteggere la terra dalla forza erosiva di vento e pioggia, sfrondare il fogliame, prendersi cura della terra. Il risultato di questi sforzi, aiutati dal clima unico e dalla peculiarità della terra, è la sopravvivenza di questi alberi monumentali, veri giganti dalle foglie argentate e dai tronchi nodosi (alcuni di loro hanno tronchi dalla circonferenza di più di 12 cm), veri e propri punti di riferimento nelle nostre memorie.

Alcuni anni fa, molti di questi olivi monumentali sono scomparsi a causa delle difficoltà insite nella loro coltivazione (soprattutto la minor resa, tra i 40 ed i 60 kg per albero, senza contare la difficoltà della raccolta per via della forma degli alberi), sostituiti da altri alberi, destinati a produrre legna da ardere, estratti dal luogo dove vennero piantati migliaia di anni fa e venduti come accessori decorativi per nuove strutture abitative.

Oggi questi unici olivi ed i loro paesaggi ricoprono un ruolo d’enorme valore per lo sviluppo di questa zona, specialmente per il loro interesse educativo, culturale, sociale ed economico. Dal 2003, il Gruppo Intercoop e la cooperativa Clot d'en Simó, come iniziativa mirante alla valorizzazione agricola e culturale degli alberi d’olivo, hanno iniziato a produrre olio extra-vergine d’oliva esclusivamente usando olive provenienti da questi alberi monumentali presenti a Maestrat.

Per la produzione di questo olio e.v.o., le olive sono raccolte dagli olivi millenari selezionati seguendo certi criteri: dimensione del tronco, buono stato di conservazione e saluta della pianta, eccetera. Tutti gli alberi sono della tradizionale varietà Farga. Su questi olivi, i tecnici della cooperativa seguono passo passo la crescita delle olive, raccomandando i lavori necessari da compiere per assicurare che la qualità delle olive sia eccellente al momento della raccolta.

Giunto il momento della raccolta, che dipende dallo stato di maturazione delle olive, le condizioni ed i tempi di raccolta sono concordati tra tutti i membri della cooperativa (i proprietari degli alberi monumentali). Le olive sono direttamente condotte al frantoio per estrarre l’olio in un sistema continuo consistente in due fasi: l’estrazione (macinatura, mescolamento, centrifuga) è effettuata completamente a freddo, il lasso di tempo che intercorre tra la ricezione dell’oliva ed il momento in cui la stessa abbandona il processo è inferiore alle dieci ore. Dopo l’estrazione, l’olio viene portato direttamente in deposito dove avviene un processo di affinamento naturale.



L’occasione per fare un salto in collina, insomma, ci sta tutta: aria fresca, genuinità e soprattutto la possibilità, grazie all’entusiasmo dei ristoratori che hanno raccolto il guanto di sfida lanciatogli, di gustare degli assaggi di reinvenzioni di piatti basati sulla commistione tra il Pane Giallo e l’eccellenza agricola territoriale: il Fagiolo del Purgatorio di Gradoli, i Ceci del Solco di Valentano e le Lenticchie di Onano (Presidio Slow Food), le carni e le erbe della collina e gli oli partecipanti alla manifestazione.

I ristoratori che hanno aderito, e li citiamo con molto gusto, sono:

Al Faggeto (Via del Faggeto, 4 - 0766 96041)
Da Orsola (Piazza della Repubblica, 4 - 0766 96070)
Il Passo del Corvo (Viale Garibaldi - 0766 967609)
La grotta del Cardinale (Via A. Klitsche 6/a - 0766 96093)

in rigoroso ordine alfabetico.

Non avete scuse: se passate da quelle parti, non fate finta di non saper dove andare!
Per maggiori (se possibile) info, consultate la pagina della Condotta Slow di Civitavecchia!

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