L’antitaccheggio emette un suono acuto. Vengo invitato a fare un passo indietro e riprovare.
Stesso risultato.
Nella faccia della cassiera leggo più preoccupazione di quanta ne immagino stampata sulla mia.
“Sarà un errore”, suggerisco, mentre controlla lo scontrino ed i volumi acquistati.
Niente, provo a ripassare ma l’attrezzo infernale urla ancora il suo disaccordo.
Mi si congeda con un sorriso genuino e cordiale, in barba all’incessante pulsazione sonora.
Mi allontano furtivo.
Una volta svoltato l’angolo, però, svuoto le tasche, dove ho riposto le frasi più belle che ho meschinamente rubato sbirciando sui libri.
Lo ammetto, quelle non le ho pagate.
mercoledì, dicembre 13, 2006
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
sei bravissimo...eug
Posta un commento